Bere bene spendendo il giusto.
Il Sommelier: chi è, qual è il suo ruolo.
Roberto Re, lui stesso sommelier, ci aiuta a conoscere e capire questa figura professionale, circondata di ammirazione e rispetto per le sue competenze.
Dal francese, letteralmente “uomo addetto al carico”. Poi, col passare del tempo, il termine è diventato sinonimo di “colui che di vino se ne intende”. Più o meno negli anni sessanta sono nate le prime associazioni che si proponevano di preparare professionalmente le persone alla conoscenza del vino. Di acqua, o se vogliamo di vino, sotto i ponti ne è passato parecchio. Da quando cioè il sommelier era visto come personaggio strano, un po’ ciarlatano, un po’ filosofo, con la pretesa di spiegare una bevanda che in quegli anni era considerata soprattutto un alimento e si doveva bere per il suo grado alcolico, capace di scaldare, rinvigorire e inebriare i corpi durante le dure giornate di lavoro.
Fortunatamente quegli anni sono ormai uno sbiadito ricordo e questi signori chiamati “sommelier” hanno piano piano fatto valere le proprie conoscenze e dettato delle linee comuni per valutare e giudicare i vini secondo parametri visivi, olfattivi e gustativi. Oggi anche il linguaggio del vino si esprime tramite termini ben definiti e precisi e attraverso queste parole si riesce a determinare una scala di valori ampiamente condivisa, per lo meno sui parametri fondamentali.
Non bastano i tre corsi di primo, secondo e terzo livello e l’attestato finale per dire: ora so tutto su vino, birra e distillati. In una scala da zero a dieci direi che dopo i tre corsi si è arrivati al primo gradino, ed è da questo punto che si inizia veramente a lavorare sodo per imparare qualcosa. I corsi mi danno giusto delle linee guida, sarebbe come prendere la patente e pensare che si è diventati piloti di formula uno. E’ chiaro il concetto?
Solo quando si conosceranno a fondo le varie denominazioni, territori e cantine ci si potrà cimentare a mettere insieme una bella carta dei vini, elegante, chiara, completa, spaziando dagli spumanti ai passiti, dal nord al sud del mondo. E’ il sogno di tutti i sommelier avere una cantina di prestigio raccontata su una bella carta, è mettere in pratica anni di studio e lavoro, passione e dedizione.
Chiudiamo con un’informazione di servizio. Come già detto il termine sommelier viene dal francese e purtroppo non tutti sanno come si pronuncia correttamente. Fate un salto qui e aggiornate la vostra conoscenza in merito:
https://it.forvo.com/word/sommelier/
Roberto Re