Bianchi Rossi e Bollicine

Bere bene spendendo il giusto.

Bianchi Rossi e Bollicine

Bere bene spendendo il giusto.

Champagnes MICHEL HENRIET: andiamo ad assaggiarli.

2021-05-19 14:32:05

Roberto Re, sommelier AIS e operatore professionale nella distribuzione dei vini, ci guida alla scoperta di tre dei più interessanti prodotti della maison.

MICHEL HENRIET Tradition

Siamo arrivati al punto focale, alla degustazione del nostro Champagne. Prima però bisogna prepararsi accuratamente, se vogliamo che la nostra esperienza sensoriale ci comunichi un'autentica emozione.

Come spiegato nel pezzo dedicato ai bicchieri, dobbiamo procurarci un calice adatto per ogni tipologia di vino, allo scopo di apprezzare al meglio il bouquet e quindi le caratteristiche organolettiche. Il bicchiere non deve alterare minimamente i profumi, chiuderli, confonderli con altri ma li deve esaltare, metterli in evidenza affinché le molecole odorose possano raggiungere il nostro epitelio olfattivo nella loro integrità.

Consiglio di tenerne in casa almeno uno adatto ai vini spumanti; io ad esempio utilizzo il Masterclass 48 di Italesse, ma in commercio ce ne sono tantissimi. L'importante è prenderli a tulipano, rastremati verso il fondo, con stelo lungo. Il perlage in questo caso viene esaltato al meglio, caratteristica molto importante nella nostra valutazione visiva che è una dei fattori fondamentali per giudicare la qualità. Importantissimo inoltre è il lavaggio dei bicchieri che, nonostante siano resistenti e adatti alla lavastoviglie, devono essere puliti solamente con sapone neutro e acqua calda. Questo per evitare che detersivi troppo aggressivi e l’utilizzo del brillantante possano alterare l'effervescenza e i profumi del vino.

Tutto è facilmente riscontrabile prendendo un vecchio bicchiere a calice che avete in dispensa da parecchio tempo, lavato molte volte in lavastoviglie. Versate il vostro spumante e vedrete che questo sembrerà fermo, morto, con pochi profumi, rispetto allo stesso vino versato nel nuovo calice da degustazione, conservato e lavato a regola d'arte.

Un altro aspetto fondamentale è la temperatura di servizio: normalmente deve essere compresa tra 4 - 6 gradi per gli champagne giovani, come quello di cui stiamo parlando, e di 6 - 8 gradi per i millesimati e gli champagne invecchiati, che vedremo in un prossimo appuntamento. Quindi conservate la bottiglia nella parte bassa del vostro frigorifero per almeno 3 ore prima di servirlo, avendo cura di riporlo in una glacette una volta messo in tavola. L'alternativa è quella di immergere la bottiglia in un secchiello, riempito per 1/3 di ghiaccio e 2/3 di acqua: sicuramente farete più scena di fronte ai vostri commensali. Infine, se volete fare una degustazione corretta, tenetevi lontano dai fornelli per qualche tempo prima di assaggiare il vino.

Bene, ora veniamo al nostro Champagne Tradition, chiamato così perché rappresenta, proprio come dice il nome, la tradizione di famiglia che da cinque generazioni si occupa di Champagne, con una cuvée composta dall’80% di pinot noir e 20% chardonnay. Questa scelta è dettata dal fatto che il village di Verzenay, situato nella Montagne de Reims, è un territorio vocato soprattutto alla coltivazione di pinot nero e dove è meno diffuso lo chardonnay, mentre è quasi assente il pinot meunier. Verzenay fa parte dei 17 villages classificati Grand Cru, cioè quelli che esprimono il massimo livello qualitativo delle uve.

Cerchiamo di leggere l'etichetta e capire alcune cose importanti: il nome, ovvio, con i caratteri più grandi per far risaltare il produttore. Subito sotto “Récoltant Manipulant” (RM) indica che le vigne vengono coltivate e il vino prodotto dalla stessa mano. Ancora più in basso il luogo di produzione, Verzenay, e ben visibile l’appellativo Grand Cru, che sottolinea il carattere pregiato delle uve di questa zona. Sul collo viene riportato il nome “champagne”, come da disciplinare.

Ora apriamo la nostra bottiglia, avendo cura di non fare saltare il tappo, ma tenendolo fermo con la mano sinistra mentre con la destra ruotiamo la bottiglia tenendola dal basso. Versiamo il nostro nettare bello fresco nel bicchiere e dopo la scomparsa della schiuma vedrete apparire le prime bollicine che diventeranno sempre più numerose, fini e persistenti, sinonimo di freschezza e qualità. Lo Champagne si presenta di un colore giallo paglierino e all'esame olfattivo la complessità è data da sentori di lievito, crosta di pane, agrumi, ananas tipico dello chardonnay e frutti di bosco dati dal pinot nero.

Il gusto è ben equilibrato tra la freschezza dello chardonnay e la struttura del pinot noir. Abbastanza persistente e armonico, adatto ad accompagnare un bel piatto di affettati misti con lardo di Colonnata o un bel pezzo di grana stagionato. Potete anche abbinarlo ad un bel risotto ai frutti di mare o penne con l'astice. Come potete notare, queste bollicine non sono solo adatte alle ostriche, ma si presterebbero tranquillamente ad accompagnare un intero pasto; in questo caso però un Sommelier sarebbe il più indicato a guidarvi nella scelta dello Champagne più adatto ai cibi, perchè la vostra diventi davvero una serata indimenticabile.

Ma per quanto tempo posso conservare il mio Champagne? Se lo conservo in un luogo fresco, al riparo dalla luce e senza sbalzi di temperatura potrò apprezzarlo anche dopo due o tre anni.

MICHEL HENRIET Blanc de blancs
Ora andiamo a conoscere molto da vicino un'altra espressione della produzione di questo prestigioso vigneron, il Blanc de Blancs. Come si può intuire dal nome stesso, il Blanc de Blancs è un vino ottenuto esclusivamente da uve bianche, nel caso specifico Chardonnay.
Mentre per il Tradition avevamo una cuvée composta da un assemblaggio di vini base diversi per annata e per vitigno, Chardonnay e Pinot noir, per creare questo Blanc de Blancs vengono utilizzate ancora diverse annate, che non ci è dato di conoscere, ma solo di vini provenienti da un unico vitigno (Chardonnay).
La permanenza sui lieviti è di almeno 24 mesi, per cui considerato che è uno Champagne giovane, lo andremo a servire ad una temperatura tra 4 e 6 gradi, come il Tradition. Ovviamente valgono sempre tutte le considerazioni fatte in precedenza sull’uso di bicchieri adatti e sull’importanza di prepararsi bene alla degustazione, evitando per esempio di esporvi ai profumi della cucina prima di assaggiare il vostro prezioso vino.
Per quello che riguarda gli aspetti generali, caratteristiche legate al territorio, lettura ed interpretazione dell’etichetta vi rimandiamo alla precedente presentazione del Tradition.
Il nostro Blanc de blancs, di colore giallo paglierino, presenta sempre una spiccata effervescenza con bollicine fini, numerose e persistenti. Al naso la classe immensa dello Chardonnay utilizzato sprigiona profumi di lievito, pan brioche, burro fuso, lime, ananas, con una notevole intensità e complessità.
Al palato si presenta bello setoso, con una vivace freschezza in grado di perdurare per alcuni secondi, molto ben equilibrato.
Possiamo tranquillamente abbinarlo ad un risotto alla milanese o ad un branzino in crosta, oppure spaghetti al sugo di scorfano, pappardelle al ragù bianco di coniglio, tinca al forno con aromi, filetto di branzino all’arancia e timo, carpaccio di funghi porcini. E poi sarà la vostra fantasia e il vostro gusto a portarvi a sperimentare chissà quali altri abbinamenti. La classe di questo Champagne verrà comunque fuori procurandovi vivide sensazioni ed emozioni e se poi voleste fare un aperitivo da “grande occasione” nulla vieta di regalarvi una bottiglia come questa. Lo Champagne non è solo un vino per le Feste, ovviamente non è neanche vino di tutti i giorni (anche se con un robusto conto alle spalle…perché no?), ma è sempre pronto per coccolarvi quando ritenete che l’occasione lo meriti e che anche voi, in fin dei conti, lo meritiate. D’altra parte lo sapete che la vita è troppo breve per bere male…
MICHEL HENRIET Blanc de Noirs
Terzo e per ora ultimo capitolo di questo primo viaggio nel dorato mondo dello Champagne lo dedichiamo al Blanc de Noirs, espressione ottenuta da una cuvée di vini di diverse annate ma tutti ricavati da uve a bacca nera, in questo caso Pinot noir.
In questa zona, la Montagne de Reims, il vitigno riesce a dare dei frutti perfetti, adatti alla spumantizzazione e per questo rappresenta la coltivazione più praticata. Il terreno calcareo tiene asciutta e calda la radice, anche durante i mesi più freddi, mentre le correnti che si alternano tra continentali e marine fanno sì che il nostro frutto rimanga sempre perfettamente sano e maturi lentamente.
Il Pinot nero è considerato il vitigno migliore al mondo, in grado di dare vini rossi complessi e longevi e di conferire a tutti gli spumanti una potente struttura.
Questo Blanc de Noirs rimane sui propri lieviti per più di 2 anni e quindi andrà servito tra 4 e 6 gradi, nel nostro solito bicchiere adatto, a tulipano rastremato verso il fondo.
Anche in questo caso, per quello che riguarda gli aspetti generali, caratteristiche legate al territorio, lettura ed interpretazione dell’etichetta vi rimandiamo alla precedente presentazione del Tradition.
Giallo paglierino con perlage persistente e fine, profumi leggermente vegetali, crosta di pane, con note di frutti di bosco.
Un sapore animato da una scattante acidità e importante sapidità, buona la persistenza, equilibrato e di corpo.
Abbinamenti consigliati: gamberi scottati agli agrumi o rombo al profumo di spezie dolci. Ma anche risotto con animelle e fichi caramellati, pollo alle mandorle e ananas caramellato, involtini di riso con tonno e avocado. Però non è il caso di scomodare chef stellati per gustare questo vino, potrebbe far diventare divina una semplice frittura di paranza così come nobilitare un aperitivo con gli amici. Non bisogna fossilizzarsi sul concetto che lo Champagne è roba da ricchi e comunque riservato alle grandi occasioni. Costa come qualunque altro vino di alto lignaggio e come tale va gustato ed apprezzato, ma senza paura di sperimentare abbinamenti che a prima vista potrebbero sembrare audaci. Lo Champagne è il compagno ideale per regalarvi un momento di gratificazione personale, che ogni tanto ci vuole, giusto per ricavarne lo slancio e rituffarci nella vita di tutti i giorni con rinnovato entusiasmo. Napoleone, che di Champagne se ne intendeva e se lo portava sempre appresso durante le sue campagne, diceva che l’occasione per berlo si trova sempre: brindare per una vittoria o consolarsi per una sconfitta.
Volete regalarvi un assaggio a casa vostra? Potete ordinare il vostro Champagne con una mail a:
L’ordine minimo è di 2 bottiglie. Questi sono i costi per bottiglia, comprensivi di I.V.A.e spedizione:
Tradition 32 Euro
Blanc de Blancs 35 Euro
Blanc de Noirs 35 Euro
Sempre alla mail sopra indicata potrete chiedere ulteriori informazioni, sia di carattere commerciale che sugli altri prodotti Michel Henriet.

Roberto Re